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FOTOGRAFIA STILL LIFE

Fotografare gli oggetti, è un attività molto comune, diffusa principalmente  grazie  all’incremento dell’e-commerce.

La fotografia di still-life è una tipologia di fotografia molto tecnica, ma poco  considerata sotto l’aspetto qualitativo e spesso realizzata con il minimo dispendio di energie possibili.

Fotografe un oggetto per mostralo al fine di venderlo o genericamente di valorizarlo, è spesso un operazione da fare con il minimo dell’investimento possibile: questo comporta accedere al minimo della professionalità possibile o magari all’auto produzione.

Per comprendere meglio come ottenere il meglio da questo tipo di fotografia, è necessario spiegare ed approfondire dei temi tecnici, che ci serviranno poi nella comprensione di qualsiasi altra tipologia di scatto fotografico e ci aiuteranno sicuramente in una crescita qualitativa come fotografi.

Il primo tema da affrontare è la tipologia di luce da utilizzare:

La luce ha tre caratteristiche : il colore , intensità e la direzione:

Il colore della luce detta temperatura colore è determinato da un valore che si misura in gradi Kelvin ed è detto temperatura colore.

Se prendiamo convenzionalmente come luce neutra la luce a 5500 K, cioè quella emessa dal sole nelle ore centrale della giornata, potremo definire luci calde tutte le luci che hanno un valore ad esso inferiore, e luci fredde tutte quelle che che hanno un valore superiore.

Definiamo quindi calda una luce a 3000K , quella emessa dalle normali lampadine ad incandescenza e luce fredda quella a 7000K di un pomeriggio nuvoloso.

Premesso che questa conoscenza ci è indispensabile per comprender meglio con che temperatura di luce le nostre fonti luminose illuminano il soggetto da fotografare, è’ però vero che queste informazioni sono ininfluenti sulla buona riuscita di una foto di un oggetto.

La temperatura colore gioca un ruolo fondamentale nell’impatto emotivo, ma è irrilevante se si pensa alla fotografia tecnica di una oggetto. Questo è vero perché l’occhio umano si adegua autoregolando automaticamente la temperatura colore ad un punto di bianco che è preimpostato nel nostro cervello. Pensate di fare una passeggiata di sera per strada, se guardate alle luce che esce dalle finestre, noterete subito che la luce interna delle case vi apparirà molto gialla, luce calda, questo avviane perché il nostro occhio è settato sulla luce fredda dell’esterno .

Quando entrerete in casa, immediatamente la luce calda delle lampade subirà e un adeguamento da parte del nostro sistema nervoso centrale che regolerà immediatamente il punto di bianco facendovi percepire la luce perfettamente bianca.

Da questo ne potete dedurre che potete illuminare i vostri oggetti con qualsiasi fonte luminosa, l’unica cosa importante è fare in modo che il vostro file venga acquisito dal software di elaborazione con il colore di temperatura colore sorgente, in modo che venga visualizzato come bianco puro, facendo ciò che fa in automatico il cervello. Questo si realizza facilmente cliccando sul bianco con lo strumento contagocce, in questa maniera si regolerà sul bianco.

L’intensità luminosa, è da intendersi la quantità di luce che colpisce l’oggetto illuminandolo.

A prescindere dalla potenza della nostra sorgente luminosa noi potremmo decidere la corretta esposizione del soggetto illuminato. Essendo il soggetto immobile, dotandoci di un cavalletto potremo sempre realizzare una buona foto a prescindere dalla potenza espressa dalla fonte illuminate!

Eliminati due  dei tre fattori principali, ci possiamo ora concentrare su l’unica cosa veramente importante che serve conoscere per realizzare una buona foto di still-life: LA DIREZIONE DELLA LUCE

Se si osservano delle vecchie foto del 1800, periodo in cui la tecnologia fotografica permetteva ben poche possibilità si può notare che i primi fotografi capirono subito che l’orario migliore per scattare delle fotografie nitide era quello del tramonto.

In questa particolare condizione, i raggi solari raggiungono i soggetti con un angolo molto obliquo, generando un contrasto molto alto tra le son d’ombra e quelle illuminate. Questa luce è definita luce dura.

foto tardo pomeriggio

La luce proveniente dal sole è generalmente molto diffusa, questo vuol dire che la direzione dei raggi non è casuale, i raggi si diffondono nell’aria come se uscissero da uno scolapasta in maniera radiale.

I raggi solari raggiungono il soggetto e lo illuminano da più punti contemporaneamente rendendo il soggetto illuminato uniformemente. Questo tipo di illuminazione si definisce diffusa.  Il problema di questo tipo di illuminazione è che ha un contrasto molto basso. Il soggetto non ha ombre ed i volumi sono difficilmente percepibili, si vede bene ma non se ne capisce bene la forma e la dimensione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La direzione della luce determina come il soggetto illuminato verrà percepito, nella sua forme del suo volume, nel suo colore.

La luce dura evidenzia la sua forma, la luce diffusa lo rende visibile nella sua interezza.

Se si vuole scattare una foto di un soggetto quindi bisogna bilanciare queste due luci per rendere entrambi gli aspetti del soggetto.

Se si usano strumenti box di luce che permettono una veloce esecuzione degli scatti fotografici non riusciremo a realizzare un buono scatto perché la luce diffusa, pur illuminando il soggetto nella sua interezza, non ne farà comprendere le forme ed il volume. Lo renderà visibile ma il soggetto sembrerà galleggiare nel nulla, il soggetto non avrà un volume definito ed i bordi saranno difficilmente distinguibili.

Per realizzare una buona foto di un oggetto è indispensabile una luce dura che permetta di far comprendere il volume del soggetto, ne definisca il volume e renda percepibile il bordo. Tutto questo deve essere fatto considerando la forma, il colore ed il materiale con cui il soggetto è composto e deve essere bilanciata con una o più luci diffuse che ne bilancino e completino l’inquadratura.

Albireo - Shot Studio Communication di Angelo AntelmiLa luce ha quindi tre caratteristiche, intensità e temperatura colore, tutte cose che sono generalmente integrate in una normale fonte luminosa, ad esempio una unità flash o anche una luce a led o continua. Il terzo elemento, il fondamentale è la direzione con cui  la luce raggiunge il soggetto. 

Per direzionare la luce esistono vari strumenti che la indirizzano e ne determinano la forma:

Tutti questi strumenti vengono applicati tra il soggetto e la fonte luminosa per controllare la forma attraverso la direzione di incidenza:

Se direzioniamo la luce su un ombrello, e questo la rifletterà sul soggetto , la luce sarà estremamente diffusa. Questo servirà ad illuminare lo sfondo o la scena. Se non disponete di un ombrello illuminando in maniera indiretta il soggetto facendo rimbalzare la luce su una parete bianca adiacente, raggiungerete lo stesso risultato.

Per illuminare il soggetto avete ora bisogno di una strumento di media durezza, che permetta di dare direzione alla luce e di colpire l’oggetto in maniera diretta ma senza generare ombre troppo scure o nette. Un softbox genererà una luce di medio/leggera intensità, un beauty dish (questo accessorio viene utilizzato principalmente per realizzare i ritratti) genererà una luce di media intensità.

Potrebbe succedere, nel caso di foto di oggetti con tante sfaccettature, sia necessaria una luce ancora più dura per illuminare il soggetto. In  questo caso ci verranno in sito dei modellatori di luce più direzionali. Questi strumenti eliminano completamente i raggi di luce laterali e proiettano la luce in maniera estremamente diretta, aumentando il contrasto sul soggetto e generando ombra più scure ed intense (ombre che dovrete correggere utilizzando le luci diffuse che avete disposto sulla scena per illuminare lo sfondo.

Le griglie svolgono questo ruolo facendo passare solo i raggi ortogonali alla fonte luminosa tagliando quelli obliqui, mentre il fresnel è dotato di una lente che raddrizza lungo una sola direzione la totalità dei raggi emessi dalla sorgente luminosa. Si possono utilizzare entrambi in funzione della dimensione e della tipologia di oggetto da illuminare .

 

Fotografare con una sola luce
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